A Duino, durante i giorni del
festival, il presidente del comitato "Pro chiesa di Plave", Sergio Spagnolo ci parlerà di Uno dei tanti.
Si tratta di una raccolta di memorie di
Adolfo Baiocchi, un tenente senese del Regio Esercito che combatté dai primi
giorni di guerra sul Carso.
Nel maggio del 1916 Baiocchi viene
inviato sull’altopiano dei Sette Comuni per arginare, con la sua brigata,
l’offensiva austro-ungarica nota come Strafexpedition per poi ritornare sul
Carso con la brigata Verona. Cade prigioniero nel corso della controffensiva
austriaca di Flondar del 4 giugno 1917.
Per la drammaticità degli episodi e
il modo totalmente crudo e realistico con cui è scritto il libro, se lo si
trasformasse in un film televisivo, gli verrebbe sicuramente assegnato il
bollino rosso, sconsigliandone la visione alle persone più sensibili. Il
vissuto dell’autore, infatti, non fa sconti alla realtà, ci getta in faccia
senza troppi scrupoli e falsi moralismi, le situazioni più drammatiche e
scabrose e i sentimenti più primitivi che albergavano nell’animo di molti
soldati abbruttiti dalla guerra di trincea e da sacrifici inenarrabili. Non a
caso, brani tratti dal capitolo “Gas” di Uno dei tanti vengono spesso letti
nel corso di eventi legati al tragico attacco avvenuto sul Monte San Michele il 29 giugno
1916.
Le memorie, in alcuni casi vissute in prima persona, in altri casi riportate
all’autore da terzi, probabilmente durante la prigionia a Theresienstadt, sono state trascritte in singoli episodi, fra i quali alcuni spiccano facendo emergere
la capacità di Baiocchi di tradurre in parole degli eventi che per altri
sarebbero risultati indicibili.
Si tratta di un libro che si legge
tutto d’un fiato, arricchito da numerose ricerche e approfondimenti curati da
Paolo Seno, Sergio Spagnolo, Mitja Juren, Marco Mantini, Giacomo Bollini,
Francesco Quaglio, Fabrizio Corso e altri collaboratori, ulteriormente
impreziosito da un importante numero di fotografie, molte delle quali inedite.
La pubblicazione che non si trova
nelle librerie è legata a una raccolta fondi, organizzata dal comitato “Pro
chiesa di Plave”, finalizzata al restauro della Chiesa di S. Luigi, cappella
dell’ex cimitero militare monumentale “Giovanni Prelli” di Plava, in Slovenia.
Si tratta del primo reale progetto
di collaborazione trans-frontaliera di questo tipo che si avvale della collaborazione
della Soprintendenza ai beni culturale della Slovenia (Zavod za varstvo
kulturne dediščine Slovenije).
Il comitato ha raccolto i fondi
necessari al restauro attraverso la pubblicazione di diari e memoriali della
grande Guerra e, a restauro concluso, alla fine del 2016, una volta raggiunto il
proprio scopo, verrà sciolto.
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