Abbiamo già parlato dei diari dei due
soldati ungheresi che saranno presentati al Festival del libro della Grande
Guerra, che si terrà dal 18 al 20 novembre.
Oggi vediamo un po’ più da vicino il primo dei due diari, Imre Gábor kadét
doberdói naplója (Imre Gábor, diario di un cadetto a Doberdò) e conosciamo meglio proprio il
cadetto che scrive le sue memorie.
Imre Gábor nasce a Külsővat nella contea di
Veszprem in Ungheria il 1 settembre 1890. Muore a Kecskemét il 2 Marzo 1976. Inquadrato
nel 6° Reggimento di Fanteria Comune di Újvidék (Novi Sad). Gábor Imre, dopo
aver partecipato con il suo battaglione alle operazioni contro la Serbia, viene
inviato il 14 maggio del 1915, poco prima dell’entrata in guerra dell’Italia,
in una delle prime unità sul confine meridionale, sull’Isonzo. Il diario inizia
da questo punto.
Partecipò alla prima e alla seconda
battaglia dell’Isonzo. All’inizio di giugno del 1915 il cadetto Imre giunse
sull’altopiano di Doberdò. Sabici, San Giovanni, le quote 77 e 121, il monte
Cosich e il monte Sei Busi sono i luoghi del diario di Gábor Imre. Descrive
dettagliatamente le cruente battaglie sopra Vermegliano della fine di luglio
del 1915. In seguito parteciperà alle battaglie sui Carpazi.
Ricordiamo che a presentare i diari saranno Pintér Tamás e
Krisztina Babos e la traduttrice Németh Dorottya.
Alcune foto dal diario e dei relatori.
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