sabato 21 maggio 2022

28 maggio - "Le voci del Ricordo" - Letture in pubblico in memoria di Giani Stuparich (ITA - TED)


Serata progetto „Flussaufwärts/ Po reki navzgor/ Contro corrente

Le voci del Ricordo

Cooperazione Partner Associazione dei Scrittori Carinziani, della Kärntner Kulturstiftung e del 9. Festival Del Libro a Duino „Storie d´Europa tra Pietre, Angeli e Vini“


Ristorante/Bar BRIS, Strada della baia 232, Str.di Portopiccolo, 34011 Sistiana TS

Programma

Lo scrittore triestino Giani Stuparich (1891-1961) ha dato l´ispirazione ai poeti per la lettura a Duino. Lo scrittore ha espresso in un modo molto sensibilie la situazione della società prima e durante le grande guerre mondiali del secolo passato fino la sua morte nel 1961. La poetessa austriaca Angelika Stallhofer e il poeta triestino Giuseppe Nava sono invitati di lasciar ispirarsi dalle piccole narrative della raccolta „Il ritorno del padre“ per scrivere proprie poesie. La Dott.essa Tatiana Floreancig si è occupato in un saggio della scrittura di Giani Stuparich.


Alle ore 17 Saluti e presentazione breve del progetto

Vicesindaco Massimo Romita

Monika Kircher, Kärntner Kulturstiftung

Alfred Woschitz, Kärntner SchriftstellerInnenverband

Letture e moderazione in italiano ed in tedesco a cura di Elisabeth Faller

Musiche con la fisarmonica a cura di Lara Fortunat

Musik A. Piazzola: Violentango

Dr.in Tatjana Floreancig (Vergleichende Literaturwissenschafterin – Triest) Essay

Le Voci Del Ricordo (Die Stimmen der Erinnerung) bei Giani STUPARICH

Musik Lara Fortunat: To do a mistake

Angelika Stallhofer, Dichterin (AUT)

Musik V. Trojan: Die zertrümmerte Kathedrale

Giuseppe Nava, Dichter (Triest)

Musik I. Albeniz: Asturios

Al termine piccolo brindisi con buffet


Per prenotazioni: 

Segreteria Duino&book - 345.2911405





giovedì 12 maggio 2022

15 maggio #storiedipietre STORIE DI PIETRE E VOCI DI CONFINI

 



Vi aspettiamo il 15 maggio alle ore 18.00 al Palazzo Tadea a Spilimbergo IN PRESENZA

Piece teatrale “STORIE DI PIETRE E VOCI DI CONFINI ” in collaborazione con il Comune di Spilimbergo all’interno del Bando Etnografico Confini. Scritto e diretto da Giorgio Amodeo con la collaborazione di Tatiana Malalan e Giuliana Zidarič. Musiche originali di Edy Meola. Scenografia di Monica Kirchmayr.

La pièce “Storie di Pietre e Voci di Confini” andrà in scena per un totale di 7 repliche. La scenografia è costituita dal nostro territorio nel suo arrampicarsi dal mare e volgere verso il cielo, dalle pietre del Carso a quelle della Carnia, testimoni della storia più cruenta. Lo spettacolo si svolge a leggìo in italiano accennando le lingue e i dialetti diversi (italiano, sloveno, tedesco, triestino, bisiaco e friulano) che sono usati nella nostra regione, al di là dei confini materiali che esistono da secoli. In collaborazione con l’Associazione Numerouno, Teatropossibile e la partecipazione straordinaria del coro S. Ignazio di Gorizia diretto dal M° Liviano Brumàt, lo spettacolo è scritto e diretto da Giorgio Amodeo con la collaborazione di Tatiana Malalan e Giuliana Zidarič. Musiche originali di Edy Meola. Scenografia di Monica Kirchmayr.

Le pietre esistono da sempre e per sempre esisteranno, al di là dei confini o dei ponti, al di là del silenzio o delle voci che possono aver sentito. Si, le pietre ascoltano, se poi potessero anche parlare quante storie avrebbero da raccontare! Questo spettacolo teatrale vuole dare voce proprio alle pietre, che siano del Carso o della Carnia, dell’Istria o del litorale giuliano-veneto. La pietra è il filo conduttore della rappresentazione che partirà da brevi cenni storici sulla storia della regione Friuli Venezia Giulia e terre confinanti (a leggìo) per proseguire con scene di vita quotidiana in diverse epoche e momenti storici. Si parla di pietre ma anche di confini, dal latino “finis” cioè limite preceduto dal prefisso “con”. “Limite” è una parola che non ci appartiene, rende l’idea di fermarsi ad un certo punto, di una fine. Invece “non dobbiamo, non possiamo, non vogliamo” (cit.) porci dei limiti, abbiamo sete di conoscere per esempio il nostro passato e presente, i diversi modi di vita, le tradizioni popolari, le canzoni d’amore o di guerra, il legame con la terra e la natura per chi è nato e vive in campagna e una continua ricerca delle proprie radici per chi è nato e vive in città, le lingue e i dialetti diversi che si incrociano, si mescolano, e si arriva così alle voci. Infatti gli attori e il coro si esibiranno in diverse lingue e dialetti (italiano, sloveno, tedesco, triestino, bisiaco e friulano) perché i confini materiali sono esistiti, certo, e per secoli. Ma siamo nell’anno 2022 e ci sono satelliti, razzi, sonde che “spiano” un pianeta diverso da quello in cui viviamo, Marte, un lontanissimo puntolino rosso nell’universo nella speranza di svelare chissà quale segreto. E allora di quali confini stiamo parlando? I confini esistono solo nella testa della gente, si chiamano ignoranza, paura, indifferenza, avidità. Si possono “aprire” con la cultura e una pari collaborazione fra i popoli. Un’utopia? Noi non smetteremo di provarci.


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mercoledì 11 maggio 2022

14 e 15 Maggio #storiedipietre STORIE DI PIETRE INCONTRANO L’EUROPA



Durante le due giornate del 14 e del 15 maggio ci saranno varie dirette ed interventi per incontrare ma soprattutto raccontare gli eventi che si stanno svolgendo in questi giorni a Duino Aurisina!

In occasione di due appuntamenti straordinari, la visita delle Cave di Aurisina e la Camminata sul Kohisce e sull’Ermada – DuinoBook incontrerà i protagonisti, partner ed entità che collaborano al programma 2022. Incontreremo il dott. Otello Sangiorgi e la Dott.ssa Mirtide Gavelli dell’Istituto per il Risorgimento di Bologna, già protagonisti di una splendida puntata del 2021, Sava Sabadin e Milanka Jakopic del Lions Club Tivoli di Lubiana e in rappresentanza della delegazione del Comune di Lubiana, per la presentazione del libro "Stoletje druzine Tonnies" , Ilaria Bruni responsabile del Polo Museale di Terracina insieme agli studenti di Borgo Hermada, Marko Pahor e Ivanka Pahor della Rete Landa Carsica protagonisti della Camminata sull’Ermada Kohisce 2022 e tanti altri ospiti.

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giovedì 5 maggio 2022

08 Maggio #storiedipietre STORIE DI PIETRE E VENEZIA ALLE CAVE DI AURISINA


 

Programmato per l'8 maggio alle ore 18:00 la nuova puntata della serie #storiedipietre:

STORIE DI PIETRE E VENEZIA ALLE CAVE DI AURISINA

Una pietra usata nell’Alto Medioevo veneziano, anch’essa da Altino, ma forse anche di cavatura primaria, è la pietra di Aurisina, proveniente dalle cave dell’omonimo paese vicino a Trieste. Appunti di ricerca con il dottor Lorenzo Lazzarini, e il dottor Sauro Gelichi dell'Università Ca Foscari di Venezia accompagnati dagli interventi della dott'.ssa Francesca Colaleo e Bruno Ricamo

Una pietra usata nell’Alto Medioevo veneziano, anch’essa da Altino, ma forse anche di cavatura primaria, è la pietra di Aurisina, proveniente dalle cave dell’omonimo paese vicino a Trieste; si tratta di un calcare compatto, fossilifero, molto impiegato nell’antichità romana in tutta la parte centro-orientale della pianura padana, a ovest fino a Milano, e a sud lungo la costa adriatica fino a Fano e nelle città romane dell’altra parte dell’Adriatico, da Capodistria a Zara.

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mercoledì 4 maggio 2022

07 Maggio #storiedipietre AURISINA CAVE STORIE DI PIETRE - RISCOPRIRE IL MAUSOLEO DI TEODORICO


 

Programmata per il 7 maggio, finalmente in presenza,  alle ore 11.00 presso la Casa della Pietra di Aurisina

STORIE DI PIETRE - RISCOPRIRE IL MAUSOLEO DI TEODORICO

Appuntamento dedicato interamente al Mausoleo di Teodorico voluto dal sovrano ostrogoto per la sua sepoltura. Un'incredibile testimonianza di equilibrio tra l'antico popolo romano e i suoi "invasori" goti. Interverranno Dott.ssa. Paola Ventura – Arch. Sandra Manara e Dott.ssa Simonetta Bonomi Soprintendente SABAP del Friuli Venezia Giulia.




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martedì 3 maggio 2022

06 Maggio #storiedipietre STORIE DI PIETRE E DI CONFINI IN TEMPO DI PACE

 


Il sei maggio alle ore 18.00 presso il Palazzo Tadea di Spilimbergo (PN) IN PRESENZA

Inaugurazione della Mostra “Storie di pietre e di confini in tempo di pace” in collaborazione con il Comune di Spilimbergo all’interno del Bando Etnografico Confini. La mostra sarà visitabile fino al 22 maggio. storiedipietreediconfini.blogspot.com

Le pietre esistono da sempre e per sempre esisteranno, al di là dei confini o dei ponti, al di là del silenzio o delle voci che possono aver sentito. Si, le pietre ascoltano, se poi potessero anche parlare quante storie avrebbero da raccontare! Questo spettacolo teatrale vuole dare voce proprio alle pietre, che siano del Carso o della Carnia, dell’Istria o del litorale giuliano-veneto. La pietra è il filo conduttore della rappresentazione che partirà da brevi cenni storici sulla storia della regione Friuli Venezia Giulia e terre confinanti (a leggìo) per proseguire con scene di vita quotidiana in diverse epoche e momenti storici. Si parla di pietre ma anche di confini, dal latino “finis” cioè limite preceduto dal prefisso “con”. “Limite” è una parola che non ci appartiene, rende l’idea di fermarsi ad un certo punto, di una fine. Invece “non dobbiamo, non possiamo, non vogliamo” (cit.) porci dei limiti, abbiamo sete di conoscere per esempio il nostro passato e presente, i diversi modi di vita, le tradizioni popolari, le canzoni d’amore o di guerra, il legame con la terra e la natura per chi è nato e vive in campagna e una continua ricerca delle proprie radici per chi è nato e vive in città, le lingue e i dialetti diversi che si incrociano, si mescolano, e si arriva così alle voci. Infatti gli attori e il coro si esibiranno in diverse lingue e dialetti (italiano, sloveno, tedesco, triestino, bisiaco e friulano) perché i confini materiali sono esistiti, certo, e per secoli. Ma siamo nell’anno 2022 e ci sono satelliti, razzi, sonde che “spiano” un pianeta diverso da quello in cui viviamo, Marte, un lontanissimo puntolino rosso nell’universo nella speranza di svelare chissà quale segreto. E allora di quali confini stiamo parlando? I confini esistono solo nella testa della gente, si chiamano ignoranza, paura, indifferenza, avidità. Si possono “aprire” con la cultura e una pari collaborazione fra i popoli. Un’utopia? Noi non smetteremo di provarci.

Il progetto, oltre al partenariato del Comune di  Spilimbergo, gode del partenariato dei Comuni di Gorizia, Trieste, Fogliano Redipuglia, Malborghetto Valcanale, Paluzza, e Travesio oltre al Coro S. Ignazio e l’S1 Trail Asd Sentiero Uno, l’Associazione Erasmo da Rotterdam e la collaborazione del Lions Club Duino Aurisina e dell’Ajser 2000.

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lunedì 2 maggio 2022

05 Maggio #storiedipietre STORIE DI PIETRE CHE RACCONTANO LA STORIA


Programmato per il 5 maggio alle ore 18:00 la nuova puntata della serie #storiedipietre:

STORIE DI PIETRE CHE RACCONTANO LA STORIA

Presentazione del volume di Marco Mantini La zona Monumentale del Monte Sabotino. Il Sabotino: 609 metri di roccia, scrigno eterno di guerre, di ferite, di cicatrici, di ricordi, di memorie, di ritorni dal passato fino a noi, oggi. Marco Mantini ci porterà in questa puntata in un viaggio vero e proprio sopra e dentro il monte. Introduzione di Marco Gaspari editore e Bogdan Potokar , custode del Parco del Sabotino.
Regia di Linda Simeone

Il monte Sabotino, bastione settentrionale della testa di ponte austro-ungarica di Gorizia, rappresentò fin dall’inizio della guerra italo-austriaca un punto chiave del fronte dell’Isonzo. Straordinaria fortezza nella pietra, questo rilievo mostra ancor oggi pregevoli testimonianze dell’ars fortificatoria praticata prima dai reparti tecnici austro-ungarici e, dopo l’agosto 1916, da quelli italiani che lo trasformarono in un vero e proprio baluardo sotterraneo. Questo volume della collana “Archeologia di guerra” propone al pubblico uno strumento per co prendere l’affascinante metamorfosi di un Monte che per i suoi trascorsi bellici entrò nel mito collettivo della Grande Guerra, fu dichiarato Zona Monumentale nel 1922, attraversò il secondo conflitto mondiale, le vicissitudini del nuovo confine tra due mondi, la Guerra Fredda e la caduta della Cortina di Ferro, per trasformarsi in un museo all’aperto a vocazione transfrontaliera. Il Sabotino: 609 metri di roccia, scrigno eterno di guerre, di ferite, di cicatrici, di ricordi, di memorie, di ritorni dal passato fino a noi, oggi.  Marco Mantini (Gorizia, 1966) collabora con diversi enti e associazioni italiane e slovene nell’ambito della ricerca storica e del recupero della memoria materiale del Primo conflitto mondiale sul fronte isontino. Nel campo editoriale partecipa con diversi autori alla realizzazione di guide storico-escursionistiche e saggi storici. GASPARI EDITORI 


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domenica 1 maggio 2022

04 maggio #storiedipietre STORIE DI PIETRE E DI MITRAISMI

 



Programmata per il 4 maggio alle ore 18:00 la nuova puntata della serie #storiedipietre:

STORIE DI PIETRE E DI MITRAISMI

Dal convegno organizzato il 25 marzo presso l'Università di Trieste, diparto di studi umanistici "Ritrovamenti monetali e mitraismo nel mondo romano", Interventi di prof. Francesca Romana Stasolla, prof. Andrea Gariboldi, prof. Max Victor David, prof. Stefano De Togni, prof. Alessandro Melega, prof. Donatella Pross, dott.ssa Paola Ventura, prof Bruno Callegher, dott.ssa Simonetta Bonomi.


Il Lions Club Duino Aurisina e Duino&book  promuovono un 𝗖𝗼𝗻𝘃𝗲𝗴𝗻𝗼 sul tema “Ritrovamenti monetali e Mitraismo nel mondo romano” che si terrà venerdì 25 marzo 2022 all’Università degli Studi di Trieste presso il Dipartimento di Studi Umanistici (DiSU) di via del Lazzaretto Vecchio, 8 (Aula 6) a Trieste in collaborazione con il DISU - Dipartimento Studi Umanistici Units dell’Università degli Studi di Trieste.

Tra i relatori, il Soprintendente ABAP FVG, dott.ssa Simonetta Bonomi, che terrà nel pomeriggio l’intervento “Il Mitreo di Camporosso in Val Canale: una rivisitazione”.

La dott.ssa Paola Ventura, funzionario archeologo SABAP FVG, presenterà invece Il Mitreo di Duino Aurisina (TS), attraverso confronti con le altre attestazioni archeologiche in Friuli Venezia Giulia.

L’iniziativa rientra nell’ambito della 9.a edizione di Duino&book storie d'Europa tra pietre angeli e vini promosso dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis con il sostegno della Regione Autonoma FVG.

Importante Partner del progetto è la Soprintendenza, presente con la dott.ssa Simonetta Bonomi e l’Arch. Paola Ventura. "Con il Comitato scientifico del Gruppo Ermada Flavio Vidonis - ha commentato il Presidente del Gruppo Ermada Flavio Vidonis, Massimo Romita - nella stesura del progetto abbiamo voluto fortemente la presenza di temi rivolti a luoghi del nostro territorio e il Mitreo e il Mitreismo rappresenta uno dei suoi simboli, sia per Duino Aurisina che per tutta la regione”.

“Da sottolineare infine la presenza di numerosi docenti di Università italiane coordinate dal Prof. Bruno Callegher (Professore ordinario di Numismatica e Storia della Moneta del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Univ in Beni archeologici”.

Le interviste ai protagonisti del Convegno corredate dalle immagini del Mitreo verranno trasmesse sui canali di Duino&Book il 13 maggio alle ore 18.00 in una delle venti puntate dedicate alle “Storie di Pietre” realizzate in collaborazione con Le Vie delle Foto di Linda Simeone dal titolo “Storie di Pietre - Il Mitraismo e la Numismatica nel Mondo Romano”. 

Il Convegno del 25 marzo prevede un contributo in memoria della madre della Presidente del Lions Club Duino Aurisina, la Dott.ssa Gabriella Pross Gabrielli che dedicò una parte importante della sua vita agli studi sul Mitreo.

“Mia madre – ricorda Donatella Pross – aveva compiuto importanti studi sul Mitreo, confluiti nella pubblicazione del volume "Il tempietto ipogeo del Dio Mitra al Timavo" (Edizioni Luglio), ristampato due anni fa a cura della Pro Loco Mitreo e presentato il 13 novembre 2021 a Portopiccolo nell’ambito delle iniziative di Duino&Book”.

La pubblicazione può essere richiesta inviando una mail a prolocoaurisina@libero.it.


“Come presidente del Lions Duino Aurisina – prosegue Pross - ho pensato di istituire un premio a favore di uno studente che realizzasse una tesi sul Mitreo, ma poi, su suggerimento del Prof. Callegher, abbiamo deciso di dedicare all’interessante argomento una giornata di studi che si traduce nel convegno del 25 marzo prossimo”. “In questo contesto – conclude Pross – effettuerò un intervento sui Primi studi del Mitreo di Duino tra memoria e archeologia in onore di mia madre, Gabriella Pross Gabrielli, ricordando lo studio sul Mitreo da lei compiuto”.

 

 

 

 

 

IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO

Università degli Studi di Trieste

Dipartimento di Studi Umanistici (DiSU)

Trieste – Via del Lazzaretto Vecchio 8, Aula 6

 

RITROVAMENTI MONETALI E MITRAISMO NEL MONDO ROMANO

 

Mattina (ore 10:00)

 

Elisabetta Vezzosi (Direttrice Dipartimento di Studi Umanistici)

Saluti istituzionali e benvenuto

 

Francesca Romana Stasolla (Sapienza Università di Roma)

Introduzione

 

Andrea Gariboldi (Università degli Studi di Trieste)

Mitra su monete romane e iraniche

 

Max Victor David (Sapienza Università di Roma)

Verso una periodizzazione del Mitraismo romano

 

Stefano De Togni (Sapienza Università di Roma)

Le monete nello scavo archeologico dei Mitrei

 

Alessandro Melega (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna)

Monete e Mitrei a Ostia antica

 

Discussione

 

Pomeriggio (ore 15:00)

 

Donatella Pross (Lions Club Duino Aurisina)

Gabriella Pross Gabrielli: ricordo dei primi studi del Mitreo di Duino tra memoria e archeologia

 

Paola Ventura (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia)

Il Mitreo di Duino e altre attestazioni archeologiche del mitraismo in Friuli Venezia Giulia

 

Bruno Callegher (Università degli Studi di Trieste)

I rinvenimenti monetali del Mitreo di Duino: alcune considerazioni al di là del mainstream

 

Simonetta Bonomi (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia)

Il Mitreo di Camporosso in Val Canale: una rivisitazione

 

Discussione e conclusioni

 

 

La Grotta del Mitreo

 

L’area archeologica della Grotta del Mitreo a Duino Aurisina è stata frequentata a partire dal Neolitico e adattata in età romana (dal II al V secolo d.C.) a luogo di culto del Mitraismo.

GROTTA DEL MITREO   1255RE / 4204 VG

Nel 1965 alcuni speleologi della Commissione Grotte della Alpina delle Giulie, scoprivano alle falde meridionali del Monte Ermada una cavità che era quasi completamente obliterata da materiali di crollo. Nei primi lavori di disostruzione apparvero frammenti architettonici, tra cui parte di una stele iscritta, dalla quale si desunse che la cavità era stata usata come tempio ipogeo dedicata al Dio Mitra. I lavori di scavo successivamente intrapresi dalla Soprintendenza Archeologica di Trieste misero in luce una cavernetta, la quale era stata adattata in epoca romana, mediante l’asporto del materiale del cono detritico dell’ingresso per uno spessore di circa tre metri che era stato sparpagliato per livellare il pavimento, sicché insieme ai materiali romani vi erano pure manufatti preistorici.

Dopo aver messo in luce alcune strutture proprie del Mitreo, un ricco complesso di monete che andava dal II al IV secolo, lucerne e vasetti di ceramica nord-italica, frammenti di anfore, di tegole e tavelle, fu investigato il sottostante deposito archeologico, dello spessore di circa due metri. In esso erano presenti livelli contenenti materiali che andavano dall’età del ferro, con resti della cultura dei castellieri, a manufatti tipo Lubiana e Vucedol e ceramica a Besenstrich, il neolitico era contraddistinto dai vasi a fondo cavo, decorati con incisioni; si è trovato pure qualche frammento di ceramica impressa e due frammenti di vasi a bocca quadrata. Lo scavo condotto nel deposito wurmiana per oltre due metri di profondità, cioè fino ad un antico pavimento stalagmitizzato, non ha dato alcun risultato

Sarà possibile visitare il sito ogni sabato mattina feriale, con orario 10.00-12.00.

In un’ottica di gradualità e sostenibilità, grazie al Gruppo Speleologico Flondar che collabora nella valorizzazione del sito, nella grotta carsica sarà consentito l’accesso ai visitatori secondo modalità, intese ad evitare gli assembramenti.

L’accesso avviene su prenotazione obbligatoria ai recapiti del Gruppo, email: flondar@libero.it; tel. +39 3396908950; è obbligatorio indossare la mascherina.

Sono previste inoltre visite su richiesta – per singoli visitatori, gruppi e scolaresche – da richiedere almeno con 7 giorni di anticipo ai recapiti del Gruppo.


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