Italo Roversi frequenta il liceo, dove l'insegnamento
riflette le istanze del momento storico e i professori lavorano come potente
fucina di idee, sospingendo i giovani a non esser solo spettatori degli eventi,
mentre vanno affermandosi gli ideali interventisti che infiammano l'Italia e
diffondono con vigore la necessità di partecipare al conflitto. Parte
volontario per la guerra nell'aprile del 1917, spinto come migliaia di giovani
da un ardore e da un amor patrio che oggi risultano difficili da comprendere ma
che, appena un secolo fa, accomunavano gran parte degli Italiani. La sua
storia, che offre trasversalmente anche un piccolo spaccato di vita bolognese,
è ricostruita in un tessuto narrativo tratto da appunti e lettere, dove i segni
di un'inquietudine profonda si alternano a entusiasmi e slanci ingenui e
prorompenti pulsioni eroiche. La 'normalità' del gesto di Italo, ragazzo del
'99, il suo non potersi esimere dal seguire ciò che gli sembra il suo destino
di elezione, il fiero sostegno dei genitori e della famiglia, offrono
certamente uno scenario inconsueto, e soprattutto a un giovane lettore
contemporaneo, cui questo libro è idealmente dedicato.
A parlarci di Italo e della sua storia sarà Valeria
Roncuzzi, sabato 18 novembre alle 15.30 nell’ambito del Festival del Libro
della Grande Guerra, organizzato dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis.
Valeria Roncuzzi dal 1981 lavora presso la Biblioteca
dell’Archiginnasio di Bologna, dove è responsabile della promozione delle
attività culturali e ha collaborato alla realizzazione di mostre e studi sull’istituto
e il suo patrimonio.
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