sabato 4 novembre 2017

From the front, Zibaldone della Grande Guerra

Domenica 19 novembre, alle 15, Tancredi Artico, con la partecipazione dei Ragazzi del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico per la lettura dei testi nelle lingue originali e l’Associaizone IODEPOSITO, presenta From the Front, Zibaldone della Grande Guerra

Il volume internazionale di saggi From The Front, Zibaldone della Grande Guerra è una raccolta nata con lo scopo di indagare attraverso i diari di militi la realtà vissuta da coloro che hanno attivamente  combattuto durante il primo conflitto mondiale, fornendo al lettore una visione poli-prospettica e multi-vocale, grazie alla presenza di testimonianze provenienti da ogni angolo del mondo: Italia, Ungheria, Inghilterra, Austria, Canada, Belgio, Germania, Catalogna, America, Australia e Turchia.

Disillusione degli ideali, illusione (prospettica, sensoriale e percettiva) riposta nella guerra, ironia nei confronti della propaganda ufficiale, percezione e ruolo del corpo sono solo alcuni dei temi affrontati nel volume, un lavoro che si nutre del sentimento profondo e autentico posto sulla carta da coloro che vissero quegli anni terribili in prima persona.
Sul territorio europeo, infatti, tedeschi, austriaci, belgi, italiani, ungheresi, australiani, americani, turchi, hanno combattuto nella miseria, guardandosi da un lato all’altro delle trincee provando le medesime emozioni: orrore, paura, pietà.



La decisione di riunire all’interno del volume diari e lettere scritte da soldati di diverse nazionalità se è nata quindi con lo scopo di voler fornire al lettore una prospettiva policentrica sugli eventi, diventa in realtà alla fine un’occasione per il lettore di riflessione su come la realtà della guerra, interiormente ed esteriormente, sia stata per chiunque l’abbia combattuta un’esperienza universale, fatta non tanto di slogan quanto piuttosto di profonda disillusione, amarezza e, a volte, profonda pietà per se stessi e per coloro che, pur combattendo dall’altra parte del fronte, non dovevano poi essere così diversi da chi scriveva. Diari e lettere diventano quindi all’interno del volume importanti simboli di antiretorica e di umanità, testimonianze di una realtà fortemente contrapposta alla visione stereotipata e celebrativa della guerra proposta da strateghi e ufficiali, luoghi in cui dare spazio alle percezioni dell’individuo come singolo essere umano.

Tancredi Artico (Latisana, 1988) ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Italianistica con lode presso l’Università degli Studi di Padova, con una tesi dal titolo Anatomia dell’epica da Tasso a Graziani che ricostruisce la complessa parabola del genere epico dal 1581 alla metà del Seicento. Attualmente collabora con il proprio Dipartimento, e si dedica all’insegnamento nelle scuole medie e superiori. 
Si è occupato di Prima guerra mondiale con il volume qui presentato e curando una silloge di studi (Essere corpo. La Prima guerra mondiale tra letteratura e storia, Trieste, Lint Editoriale, 2016, 280 pp.), l’edizione di Davanti a Trieste. Esperienze di un fante sul Carso di Mario Puccini (prefazione di S. Ramat, Mursia, Milano 2016, 200 pp.), oltre a vari articoli apparsi su volume.


Lo conosceremo al Festival Del Libro della Grande Guerra, organizzato dal Gruppo Ermada Vidonis

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