Tatjana Rojc e Massimo Favento porteranno al Festival del Libro della Grande Guerra 1916… Gli occhi su Gorizia!, una comparazione tra testi letterari poco noti, o inediti nel panorama della memorialistica bellica, abbinata a una ricerca storico-musicale e a una libera ricostruzione teatrale.
Si tratta di una silloge di più Profili. Vi è quello Letterario, curato da Tatjana Rojc, alla ricerca di «fratelli» ungarettiani tra le file dei soldati nelle trincee contrapposte (l’austriaco Ivo Volkmar, l’italiano Giuseppe Reina, l’ungherese Maté Zalka, lo sloveno Prežihov Voranc). A seguire c’è quello Musicale sui canti raccolti dalla contessa Maria Pace, curato da Pier Paolo Sancin, appassionato esploratore dei punti di contatto di culture diverse nelle nostre terre. Chiude quello Teatrale proposto da Massimo Favento, intento a evocare e mettere in scena fonti storiche e personaggi letterari in un «reportage virtuale» realizzato da un giornalista sportivo, Guerrino Pacifici, personaggio «virtuale» a sua volta, investito del ruolo di interprete del passato in un presente così frenetico e convulso, quello del 2016, che rischia di rendere impossibile una reale comprensione di fatti vecchi di cent’anni.
Utilissimi infine anche i Profili Dantesco e Rivoluzionario aggiunti da Antonio Donato Sciacovelli, preziose testimonianze di letterati ungheresi su una guerra, quella combattuta attorno a Gorizia (che di certo non era la loro “propria” guerra!), che li spinse a imprevedibili confronti letterari con culture “avversarie”, e a scelte di vita nuove e rivoluzionarie contro lo status quo che le atrocità belliche stavano mettendo tragicamente a nudo.
Il volume Studi e Testimonianze è il frutto, oltre a quelle citate, di altre diverse collaborazioni. Necessari sono stati i contributi di storici, archivisti, cultori appassionati della materia, nonché di artisti impegnati tra arti figurative, musica e teatro, anche in collaborazione con istituzioni italiane, slovene e austriache, tutti messi in relazione e coordinati da Massimo Favento.
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