CENTOQUARANTAQUATTRO E DINTORNI
La 7ª, 8ª, 9ª battaglia dell’Isonzo: settembre - novembre
1916
PAOLO GROPUZZO
DA CIMEETRINCEE |
Questo libro è un’opera riguardante la Prima Guerra Mondiale
sul Carso isontino del Vallone di Gorizia, e nello specifico affrontando
dettagliatamente la 7ª, 8ª e 9ª
battaglia dell’Isonzo (settembre -
novembre 1916) sull’altura denominata “quota 144”. Il taglio del libro è un
compromesso tra una classica Histoire-Battaille, ricostruita attraverso
l’approfondita e dettagliata consultazione di fonti ed archivi storici, e
memorialistica di ambedue le compagini che rendono più dinamico e “vivo” il
racconto.
L’opera è corredata
inoltre di 3 schede di approfondimento relative a tre protagonisti di
altrettanti capitoli, alcuni sconosciuti, altri piuttosto noti: un Ufficiale
austro-ungarico Theodor Wanke, che meriterà la più alta onorificenza militare
dell’Impero; un Dragone italiano, Elia Rossi Passavanti la cui storia
personale, sia militare (pluridecorato tra cui due M.O.V.M. nelle due guerre
mondiali) che civile, meriterebbe una memoria ben più diffusa; un
caporalmaggiore dei Bersaglieri, ferito gravemente sulla quota, Benito
Mussolini, che rischiò di non entrare nella storia. Altre 6 schede di
approfondimento riguardano i due Eserciti contrapposti nel 1916, le tattiche,
alcuni corpi o armi particolari del primo conflitto: Bersaglieri Ciclisti,
Cavalleria, mitragliatrici, lanciafiamme. Una particolare cura è rivolta al
dare un “volto” ai fatti d’arme approfondendo frequentemente i profili di
coloro che combatterono e caddero sulla quota, tramite notizie, motivazione
delle decorazioni, fotografie. 128 tra
fotografie e mappe storiche corredano la ricerca. I principali Reparti
italiani menzionati sono: III, V, XI Btg. Bersaglieri Ciclisti; 7° e 11° Bersaglieri;
Brigate di Fanteria: Cremona, Lazio, Catania, Bari, Bergamo; Cavalleria: 4°
Regg. Genova, 2° Regg. Piemonte Reale; 5° Lancieri di Novara; molteplici
reparti Mitraglieri, Bombardieri, di Artiglieria, Genio, 2ª Comp. Lanciafiamme.
Al libro è allegata una guida a tre itinerari attuali (con
mappe e foto) per riscoprire le tracce e le vestigia belliche ancora
rinvenibili e per meglio comprendere gli avvenimenti di allora, “toccando con
mano” ciò che oggi resta di quelle tragiche giornate.
L’Autore: è un Dirigente della Polizia di Stato, triestino
di 54 anni, appassionato di storia, al suo esordio pubblicistico. Dopo la
laurea in giurisprudenza conseguita nell’ateneo della sua città natale, e dopo
aver espletato il servizio militare come Ufficiale di complemento
d’Artiglieria, ha vinto il concorso per Funzionario di Polizia, assolvendo
svariati incarichi investigativi tra Milano, Verona e Roma. Ha comandato per
oltre 10 anni il N.O.C.S., il Reparto
Speciale della Polizia di Stato. È attualmente il Vicario del Questore di
Trieste.
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