giovedì 27 ottobre 2016

Imre Gábor, diario di un cadetto a Doberdò

Abbiamo già parlato dei diari dei due soldati ungheresi che saranno presentati al Festival del libro della Grande Guerra, che si terrà dal 18 al 20 novembre.
Oggi vediamo un po’ più da vicino il primo dei due diari, Imre Gábor kadét doberdói naplója (Imre Gábor, diario di un cadetto a Doberdò) e conosciamo meglio proprio il cadetto che scrive le sue memorie.

Imre Gábor nasce a Külsővat nella contea di Veszprem in Ungheria il 1 settembre 1890. Muore a Kecskemét il 2 Marzo 1976. Inquadrato nel 6° Reggimento di Fanteria Comune di Újvidék (Novi Sad). Gábor Imre, dopo aver partecipato con il suo battaglione alle operazioni contro la Serbia, viene inviato il 14 maggio del 1915, poco prima dell’entrata in guerra dell’Italia, in una delle prime unità sul confine meridionale, sull’Isonzo. Il diario inizia da questo punto.
Partecipò alla prima e alla seconda battaglia dell’Isonzo. All’inizio di giugno del 1915 il cadetto Imre giunse sull’altopiano di Doberdò. Sabici, San Giovanni, le quote 77 e 121, il monte Cosich e il monte Sei Busi sono i luoghi del diario di Gábor Imre. Descrive dettagliatamente le cruente battaglie sopra Vermegliano della fine di luglio del 1915. In seguito parteciperà alle battaglie sui Carpazi.

Ricordiamo che a presentare i diari saranno Pintér Tamás e Krisztina  Babos e la traduttrice Németh Dorottya.


Alcune foto dal diario e dei relatori.





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