domenica 27 marzo 2022
"Ritrovamenti Monetali e Mitraismo nel mondo romano"
COMUNICATO STAMPA
Il Lions Club Duino Aurisina e Duino&book promuovono un 𝗖𝗼𝗻𝘃𝗲𝗴𝗻𝗼 sul tema “Ritrovamenti monetali e Mitraismo nel mondo romano” che si terrà venerdì 25 marzo 2022 all’Università degli Studi di Trieste presso il Dipartimento di Studi Umanistici (DiSU) di via del Lazzaretto Vecchio, 8 (Aula 6) a Trieste in collaborazione con il DISU - Dipartimento Studi Umanistici Units dell’Università degli Studi di Trieste.
Tra i relatori, il Soprintendente ABAP FVG, dott.ssa Simonetta Bonomi, che terrà nel pomeriggio l’intervento “Il Mitreo di Camporosso in Val Canale: una rivisitazione”.
La dott.ssa Paola Ventura, funzionario archeologo SABAP FVG, presenterà invece Il Mitreo di Duino Aurisina (TS), attraverso confronti con le altre attestazioni archeologiche in Friuli Venezia Giulia.
L’iniziativa rientra nell’ambito della 9.a edizione di Duino&book storie d'Europa tra pietre angeli e vini promosso dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis con il sostegno della Regione Autonoma FVG.
Importante Partner del progetto è la Soprintendenza, presente con la dott.ssa Simonetta Bonomi e l’Arch. Paola Ventura. "Con il Comitato scientifico del Gruppo Ermada Flavio Vidonis - ha commentato il Presidente del Gruppo Ermada Flavio Vidonis, Massimo Romita - nella stesura del progetto abbiamo voluto fortemente la presenza di temi rivolti a luoghi del nostro territorio e il Mitreo e il Mitreismo rappresenta uno dei suoi simboli, sia per Duino Aurisina che per tutta la regione”.
“Da sottolineare infine la presenza di numerosi docenti di Università italiane coordinate dal Prof. Bruno Callegher (Professore ordinario di Numismatica e Storia della Moneta del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Univ in Beni archeologici”.
Le interviste ai protagonisti del Convegno corredate dalle immagini del Mitreo verranno trasmesse sui canali di Duino&Book il 13 maggio alle ore 18.00 in una delle venti puntate dedicate alle “Storie di Pietre” realizzate in collaborazione con Le Vie delle Foto di Linda Simeone dal titolo “Storie di Pietre - Il Mitraismo e la Numismatica nel Mondo Romano”.
Il Convegno del 25 marzo prevede un contributo in memoria della madre della Presidente del Lions Club Duino Aurisina, la Dott.ssa Gabriella Pross Gabrielli che dedicò una parte importante della sua vita agli studi sul Mitreo.
“Mia madre – ricorda Donatella Pross – aveva compiuto importanti studi sul Mitreo, confluiti nella pubblicazione del volume "Il tempietto ipogeo del Dio Mitra al Timavo" (Edizioni Luglio), ristampato due anni fa a cura della Pro Loco Mitreo e presentato il 13 novembre 2021 a Portopiccolo nell’ambito delle iniziative di Duino&Book”.
La pubblicazione può essere richiesta inviando una mail a prolocoaurisina@libero.it.
“Come presidente del Lions Duino Aurisina – prosegue Pross - ho pensato di istituire un premio a favore di uno studente che realizzasse una tesi sul Mitreo, ma poi, su suggerimento del Prof. Callegher, abbiamo deciso di dedicare all’interessante argomento una giornata di studi che si traduce nel convegno del 25 marzo prossimo”. “In questo contesto – conclude Pross – effettuerò un intervento sui Primi studi del Mitreo di Duino tra memoria e archeologia in onore di mia madre, Gabriella Pross Gabrielli, ricordando lo studio sul Mitreo da lei compiuto”.
IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO
Università degli Studi di Trieste
Dipartimento di Studi Umanistici (DiSU)
Trieste – Via del Lazzaretto Vecchio 8, Aula 6
RITROVAMENTI MONETALI E MITRAISMO NEL MONDO ROMANO
Mattina (ore 10:00)
Elisabetta Vezzosi (Direttrice Dipartimento di Studi Umanistici)
Saluti istituzionali e benvenuto
Francesca Romana Stasolla (Sapienza Università di Roma)
Introduzione
Andrea Gariboldi (Università degli Studi di Trieste)
Mitra su monete romane e iraniche
Max Victor David (Sapienza Università di Roma)
Verso una periodizzazione del Mitraismo romano
Stefano De Togni (Sapienza Università di Roma)
Le monete nello scavo archeologico dei Mitrei
Alessandro Melega (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna)
Monete e Mitrei a Ostia antica
Discussione
Pomeriggio (ore 15:00)
Donatella Pross (Lions Club Duino Aurisina)
Gabriella Pross Gabrielli: ricordo dei primi studi del Mitreo di Duino tra memoria e archeologia
Paola Ventura (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia)
Il Mitreo di Duino e altre attestazioni archeologiche del mitraismo in Friuli Venezia Giulia
Bruno Callegher (Università degli Studi di Trieste)
I rinvenimenti monetali del Mitreo di Duino: alcune considerazioni al di là del mainstream
Simonetta Bonomi (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia)
Il Mitreo di Camporosso in Val Canale: una rivisitazione
Discussione e conclusioni
La Grotta del Mitreo
L’area archeologica della Grotta del Mitreo a Duino Aurisina è stata frequentata a partire dal Neolitico e adattata in età romana (dal II al V secolo d.C.) a luogo di culto del Mitraismo.
GROTTA DEL MITREO 1255RE / 4204 VG
Nel 1965 alcuni speleologi della Commissione Grotte della Alpina delle Giulie, scoprivano alle falde meridionali del Monte Ermada una cavità che era quasi completamente obliterata da materiali di crollo. Nei primi lavori di disostruzione apparvero frammenti architettonici, tra cui parte di una stele iscritta, dalla quale si desunse che la cavità era stata usata come tempio ipogeo dedicata al Dio Mitra. I lavori di scavo successivamente intrapresi dalla Soprintendenza Archeologica di Trieste misero in luce una cavernetta, la quale era stata adattata in epoca romana, mediante l’asporto del materiale del cono detritico dell’ingresso per uno spessore di circa tre metri che era stato sparpagliato per livellare il pavimento, sicché insieme ai materiali romani vi erano pure manufatti preistorici.
Dopo aver messo in luce alcune strutture proprie del Mitreo, un ricco complesso di monete che andava dal II al IV secolo, lucerne e vasetti di ceramica nord-italica, frammenti di anfore, di tegole e tavelle, fu investigato il sottostante deposito archeologico, dello spessore di circa due metri. In esso erano presenti livelli contenenti materiali che andavano dall’età del ferro, con resti della cultura dei castellieri, a manufatti tipo Lubiana e Vucedol e ceramica a Besenstrich, il neolitico era contraddistinto dai vasi a fondo cavo, decorati con incisioni; si è trovato pure qualche frammento di ceramica impressa e due frammenti di vasi a bocca quadrata. Lo scavo condotto nel deposito wurmiana per oltre due metri di profondità, cioè fino ad un antico pavimento stalagmitizzato, non ha dato alcun risultato
Sarà possibile visitare il sito ogni sabato mattina feriale, con orario 10.00-12.00.
In un’ottica di gradualità e sostenibilità, grazie al Gruppo Speleologico Flondar che collabora nella valorizzazione del sito, nella grotta carsica sarà consentito l’accesso ai visitatori secondo modalità, intese ad evitare gli assembramenti.
L’accesso avviene su prenotazione obbligatoria ai recapiti del Gruppo, email: flondar@libero.it; tel. +39 3396908950; è obbligatorio indossare la mascherina.
Sono previste inoltre visite su richiesta – per singoli visitatori, gruppi e scolaresche – da richiedere almeno con 7 giorni di anticipo ai recapiti del Gruppo.
lunedì 21 marzo 2022
invito all'evento
V𝑒𝑛𝑒𝑟𝑑𝘪 25 𝑚𝑎𝑟𝑧𝑜 2022 - ℎ. 10:00
giovedì 3 marzo 2022
AL VIA IL NUOVO PODCAST DI DUINO BOOK
LA PUNTATA 0 DEL PODCAST DI DUINOBOOK
IL GRUPPO ERMADA FLAVIO VIDONIS
martedì 1 marzo 2022
OMAGGIO A PASOLINI NEL CENTENARIO DELLA NASCITA - AL VIA IL PROGETTO IL MONDO DI PASOLINI
COMUNICATO STAMPA AL VIA IL PROGETTO "IL MONDO DI PASOLINI, TRA IL MARE E LE CITTA'" OMAGGIO A PIER PAOLO PASOLINI IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA NASCITA
Gli obiettivi del Progetto "Il Mondo di Pasolini, tra il Mare e le Città" ha tre importanti obiettivi: indagare la personalità di Pasolini, dalla vita all'opera, scoprire la straordinaria sensibilità e arguzia nutrita dalla disumana realtà delle decadi della Guerra Mondiale. Prima e dopo, che hanno plasmato la figura eclettica e controversa che conosciamo, che ha saputo esprimersi in ogni campo ove la parola è necessaria, dal giornalismo al cinema, dalla poesia al romanzo. L'anima del Poeta si è nutrita anche della straordinarietà della vita di tutti i giorni, alla quale spesso fa da scenografia un Nord Est e un Friuli dal sapore antico nei modi, nei luoghi e nella lingua amata da Paolini. Da Casarsa a Grado, da Sacile a Gorizia fino a Idria, sono molti gli itinerari da scoprire e promuovere oggi,celebrando questa figura. Il Padre Carlo Alberto, girovago per necessità, ha certamente lasciato in eredità al figlio Pier Paolo l'urgenza di passare oltre, non fermarsi, moto perpetuo dell'anima che ha solcato l'Italia degli anni più cupi del Regno e dei primi splendidi soli della Repubblica, arenandosi tragicamente a Ostia. Da Bologna ad Ostia, passando per Bari e la Calabria, da Roma a Terracina e Sabaudia, e tante altre città, sempre in viaggio nei luoghi vissuti da Pasolini, oltre il Friuli, ma per poi farvi ritorno.
Con il progetto si vuole indagare e descrivere la personalità di una figura come quella di Pasolini, nella complessità della storia in cui ha temporaneamente vissuto, una sfida notevole nel quadro della vastità dell'opera e della profondità dell'uomo, un'anima perpetuamente in movimento che ha lasciato un'eredità enorme. Tuttavia il progetto è stato modellato per raccogliere una pluralità di punti di vista esattamente come l'eclettico Pasolini, Poeta, Cineasta, sceneggiatore, giornalista, romanziere e regista rispondeva con il suo ingegno alla realtà che osservava. Esploreremo perciò i luoghi dove è cresciuto, nel nostro Friuli, e dove si è affermato artisticamente e professionalmente in Italia.
Tra le iniziative del Progetto fondamentale sarà la Piece Teatrale che vedrà otto repliche in città Italiane dal titolo «INSOLITO PETROLIO, TRA MARE E CITTÀ». Il petrolio copre e nasconde ciò che tocca , il petrolio è vischioso, imbratta, impregna, il petrolion muove e si muove. il Petrolio inquina i mari, le città e talvolta l'animo umano. Ispirato a petrolio il testamento spirituale di Pier Paolo Pasolini, traccia i momenti più oscuri del novecento italiano immaginando le sue conseguenze nella storia. Pasolini considerava petrolio come "una specie di summa di tutte le mie esperienze, di tutte le mie memorie", così scriveva nella lettera a Moravia, risalente al 1975, un'opera che lo avrebbe tenuto occupato per anni o a cui avrebbe dedicato tutta la vita. Ideazione di Gualtiero Giorgini. La mostra e il docufilm "Il mondo di Pasolini". Sia il Docufilm che la mostra sono autoprodotti con strumentazioni all'avanguardia, proposte in tutte le città partner mostrerà i luoghi prescelti dalla regia per testimoniare i luoghi cari a Pasolini.
luoghi di oggi inframezzati con immagini storiche, testi e poesie, racconti letti direttamente da figure e personaggi dei luoghi, per mantenere vivo anche il rapporto con il territorio e le lingue dei territori stessi. Il programma si completa con Puntate On Line dedicate alle Città di Pasolini in Friuli Venezia Giulia, e ulteriori quindici conferenze tematiche a cura di relatori qualificati, ricercatori ed esponenti dei maggiori atenei nazionali, esperti ed autori.
Una collaborazione significativa del Progetto è riferita all'iniziativa dei ragazzi dell'Associazione Retake Bari per la realizzazione di un murale nelle vicinanze della stazione dove lui probabilmente pernottò. Pasolini visitò Bari nel 1951 e regalò alla nostra città parole, impressioni, suggestioni che ancora riempiono anima e cuore. Il murale verrà realizzato utilizzando vernici in grado di assorbire CO2 ed inquinanti, trattandosi di un punto della città molto trafficato (via Duca degli Abruzzi in prossimità del ponte di Sant’Antonio).
Le parole di Pier Paolo Pasolini su Bari: “Che freschezza, la mattina a Bari! Alzato il sipario del buio, la città compare in tutta la sua felicità adriatica. Senti il mare in fondo agli incroci perpendicolari delle strade di questa Torino adolescente: un mare generoso, un dono, non sai se di bellezza o di ricchezza.
Davanti al lungomare (splendido), sotto l’orizzonte purissimo, una folla di piccole barche piene di ragazzi si lascia dondolare nel tepore della maretta”. Il progetto è stato ideato da MASSIMO ROMITA con la consulenza Scientifica di CHRISTIAN SINICCO, stesura del Progetto FRANCESCO PEQUENO, realizzazione del logo Pier Paolo Pasolini LINDA SIMEONE.