12 maggio ore 18.00:
👉in diretta sulla Pagina Facebook di Duino&Book (LINK)
👉in presenza presso il Ristorante "Non So" al Villaggio del Pescatore (DuinoAurisina-TS).
Il Video è disponibile anche sul canale YouTube a partire dal 14/5 (LINK)
PRESENTAZIONE DELLA 3^ EDIZIONE DEL LIBRO
“TEMPUS EDAX RERUM, ROMA E IL TIMAVO”
Con la partecipazione dell’Archeologa Paola Ventura della Soprintendenza per l’archeologia, le belle arti
e il paesaggio del FVG, di Rinaldo
Stradi, Presidente del Gruppo Speleologico Flondar e di Valentina Degrassi, Archeologa,
l’incontro sarà moderato da Massimo Romita, Presidente del Gruppo Ermada Flavio Vidonis.
Edito dal Gruppo Speleologico
Flondar, il libro deve il titolo a un motto di Virgilio sulla
caducità delle cose realizzate dall’uomo. È una rassegna delle
scoperte archeologiche effettuate sul territorio tra Monfalcone e Aurisina,
dove sono numerose le tracce di edifici d’epoca romana, tra le quali varie
ville abbellite da pavimentazioni musive. Di particolare interesse appaiono le
stazioni di posta sulla consolare Via Gemina e il rinvenimento dei resti di due
legionari del I secolo a.C. in un pozzo naturale presso Villaggio del
Pescatore.
Nel 2001 il volume è stato ampliato con l’aggiunta di un capitolo
sui risultati delle ultime ricerche archeologiche sul complesso dei resti
d’epoca romana del cosiddetto Castello d’Attila e con una rassegna delle grotte
del Carso triestino in cui sono stati scoperti manufatti coevi. E’ stato
anche rifatta la trattazione del sito del Mitreo, sulla base di nuove
considerazione sul significato del tempio ipogeo. La terza edizione porta nuovi
e importanti aggiornamenti.
Duino&Book è promosso dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis e si svolge grazie al contributo della
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
nell’ambito della Promozione delle
attività culturali – iniziative progettuali 2021 per le manifestazioni di
divulgazione della cultura umanistica e si avvale di diversi e specifici
contributi nelle varie sezioni per la loro realizzazione.
L’evento del 12 maggio vede la collaborazione del Gruppo Speleologico Flondar, del Lions Club Duino Aurisina, del Ajser 2000, e il sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse.
https://www.sabap.fvg.beniculturali.it/
GRUPPO
SPELEOLOGICO FLONDAR
Il Gruppo Speleologico Flondar è operativo sul territorio dal 1973 e l’attività primaria è la speleologia in tutti i suoi aspetti.Negli ultimi anni il G.S.F. ha collaborato e collabora con le istituzioni nella ricerca storico-archeologica relativa al Comune di Duino-Aurisina ed è attivo nella divulgazione delle conoscenze apprese, sia attraverso l’allestimento di mostre e conferenze che attraverso la collaborazione con le scuole.
👉per la presentazione di tutta la rassegna "Storie di Pietre 2021" clicca qui
👉per scaricare il programma di "Storie Di Pietre 2021" in PDF clicca qui
👉clicca qui per il Video della conferenza stampa di presentazione del 26 aprile 2021
👉clicca qui per la rassegna stampa
PER
APPROFONDIRE
LE VIE DI
COMUNICAZIONE - Valentina Degrassi
La zona che oggi grossomodo comprende parte del
Villaggio del Pescatore, San Giovanni di Duino, il Lisert e la zona
industriale di Monfalcone, corrispondeva ad un'area nota nella storiografia
antica come Lacus Timavi. |
1. la via Gemina, che
collegava Aquileia a Tergeste.
2. la via che
collegava questa zona con la grande strada Aquileia-Emona, l'odierna Lubiana,
stesa lungo la valle del Vipacco.
La prima, provenendo
da Ronchi, correva lungo le falde meridionali dei colli del monfalconese a
ridosso della laguna3. Attraversava il Locavaz in prossimitÃ
dell'attuale ponte della ss.14, quindi si biforcava, per riunirsi in prossimitÃ
di S. Giovanni di Duino. Con tratto unico scendeva, attraversando la statale
vicino ai Lupi di Toscana, verso la Bocche del Timavo, quindi con un ramo
raggiungeva il Villaggio del Pescatore riunificandosi al tracciato principale
nei pressi del bivio di Duino. Proseguiva quindi verso Sistiana ed Aurisina. Il
percorso ulteriore raggiungeva Prosecco da dove un ramo scendeva a Trieste
mentre l'altro proseguiva per l'Istria4.
NOTE
1 In anni recenti, è stata avviata una ricerca, denominata progetto SARA,
finalizzata alla ricostruzione della linea di costa tra Aquileia e Tergeste,
con particolare riferimento ai mutamenti idrografici del territorio compreso
tra il Tagliamento ed il Timavo: F. Maselli Scotti, V. Degrassi, P. Ventura
1998, Lacus Timavi in the Region of Venezia Giulia (Italy) from the Bronze to
the Roman Age: Human Settlements and Landscapes Archaeology, Atti del XIII
Congresso UISP, 4, Forlì pp.521-525; F.Maselli Scotti et Alii 1998, Aquileia: a
Protohistorical Human Setting, Atti del XIII Congresso UISP, 4, Forlì,
pp.827-833. Vedi da ultimo il contributo di F. Maselli Scotti in AAAd 45, 1999.
2 Vale la pena ricordare che Tacito (Annales XIV,5) utilizza il termine
"lacus" riferendosi a Baia: il Baianus Lacus è uno specchio d'acqua
costiero, ad acque marine, collegato al mare aperto da un canale. Sulla
possibilità che l'Isonzo si gettasse con un ramo anche nell'area del golfo di
Panzano, vedi supra F. Senardi.
3 I tratti di strada rinvenuti nella zona di Monfalcone sono pochissimi: solchi
carrai sono attestati in pratica, solo sulle falde del colle di Moschenizze, al
confine della palude. Esistono tuttavia moltissimi accenni a tratti di questa
strada negli appunti manoscritti di A. Puschi, conservati ai Civici Musei di
Storia ed Arte di Trieste, grazie ai quali è possibile ricostruire l'asse
viario dal ponte di Ronchi fino a quello (o quelli) sul Locavaz: cfr. V.
Degrassi, P. Ventura 1999, passim.
4 Una corrente di pensiero individua una via per l'Istria interna-Fiume lungo
un percorso interno, di ascendenza protostorica, piuttosto che lungo la
tradizionale via Aurisina-S. Croce-Prosecco. In base ad una od all'altra
ipotesi, la Mansio Avesica nominata dall'Itinerario Antonino, situata a 12
miglia da quella di Fons Timavi lungo il percorso per Fiume (Tarsatica),
andrebbe riconosciuta in Prosecco o in Zolla, località presso Monrupino; cfr.
L. Bosio 1991 passim; A. Grilli 1973, pp.28-30.
5 Un nodo stradale si trovava probabilmente nei pressi di Ceroglie: giÃ
rilevato dal Gregorutti (1890-92) e dal Puschi (1905), esso permetteva da un
lato si raggiungere il mare, dall'altro di collegarsi all'altopiano di Comeno.
6 La Tabula Peuntingeriana, che deve il nome al suo primo editore Peutinger, è
un documento di epoca medievale copia di una sorta di carta stradale risalente
al IV secolo d.C. (itinerarium pictum). Essa riporta, con tanto di indicazioni
sia delle distanze sia delle stazioni di posta, gli itinerari principali in
partenza da Roma. E' certamente il documento più importante in nostro possesso
per ricostruire i percorsi di epoca romana: ad essa si affiancano due itinerari
scritti (itineraria adnotata), nati come guide per i viaggiatori che, dovendo
scegliere un percorso, potevano in base ad essi fissare le possibili tappe o
conoscere le distanze tra le località da raggiungere.7 Castellum Pucinum, la località nominata nella Tabula Peutingeriana e negli
itinerari, è riconosciuta ora in Prosecco, ora in Duino (da ultimo L. Bosio
1991, p. 218 e ss). P. Kandler (1874) e con lui A. Puschi (appunti manoscritti:
cfr. nt.3) identificavano il Castellum con le rovine del Palazzo d'Attila,
nella Val Catino (Villaggio del Pescatore).8 F. Maselli Scotti 1983-84, passim.
9 F. Maselli Scotti 1992 p.370, Eadem 1994, pp.180-181.
BIBLIOGRAFIA
ESSENZIALE
L. BOSIO, Le fortificazioni tardo-antiche del territorio di Aquileia, in AAAd.
15, 2, pp.515-548
L. BOSIO 1991, Le strade romane della Venetia e dell'Histria, Padova
V. DEGRASSI, P. VENTURA 1999, Ricerche nell'area del Lacus Timavi: la rete
stradale nelle fonti archivistiche, in AAAd 45, pp.125-145
C. GREGORUTTI 1890-92, L'antico Timavo e le vie Gemina e Postumia,
"A.Tr" s. II, 16, pp.259-313; "A.Tr" s. II, 1891,
pp.166-206; "A.Tr" s. II, 18, 1892, pp.39-79
A. GRILLI 1979, Il territorio di Aquileia nei geografi antichi, in AAAd 15, 1,
pp.223-257
A. GRILLI , G. MENG 1978-79, La strada romana sul Carso triestino, "Atti
del CeRDAC" 10, pp.63-81
P. KANDLER 1874, Discorso sul Timavo, Trieste
F. MASELLI SCOTTI 1983-1984, Problemi suscitati dai recenti scavi di Duino
(Trieste), in Problemi storici ed archeologici dell'Italia nord-orientale e
delle regioni limitrofe dalla preistoria al medioevo, "ACMT",
Quaderno XIII,1, pp.45-64.
F. MASELLI SCOTTI (1990) 1992, Due fortificazioni tardo antiche ad oriente di
Aquileia, in Felix temporis reparatio, Atti del convegno Milano capitale
dell'Impero romano, Milano 8-11 marzo 1990, Milano, pp.369-373
F. MASELLI SCOTTI 1994, Le difese ad oriente di Aquileia al tempo dell'invasione
attilana, in "Attila, flagellum Dei?", Convegno internazionale di
studi storici sulla figura di Attila e sulla discesa degli Unni in Italia nel
452 d.C., pp.180-186
A. PUSCHI 1905, La strada romana da Aquileia ad Emona, "A.Tr" s. III,
pp.109-125
A. SCHMID 1979, Vecchie e nuove scoperte lungo l'antica rete stradale del
Timavo, "Alpi Giulie" 73, pp.34-64
A. SCHMID 1985, Il Vallone del Carso, Trieste
G. SCHMIEDT 1979, Contributo della fotografia aerea alla conoscenza del
territorio di Aquileia, in AAAd 15, pp 153 e ss
V. VEDALDI JASBEZ 1994, La Venetia orientale e l'Histria, Le fonti letterarie
greche e latine fino alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, "Studi e
Ricerche sulla Gallia Cisalpina" 5, Roma
LE VILLE DEL "LACUS TIMAVI" - Valentina Degrassi (VD), Paola Ventura (PV)
Il piccolo catalogo
abbraccia i territori dei comuni di Duino Aurisina e di Monfalcone, limitato
quest'ultimo, all'area strettamente legata al Lacus Timavi. Sono stati
considerati inoltre, solo i complessi dei quali si è reso disponibile un
rilievo: delle altre ville si forniscono esclusivamente notizie di carattere
generale, qui di seguito. |
NOTE
1 Su questa villa vedi F. Fontana 1993 passim, con bibliografia precedente. Un
ringraziamento a C. Pristavez, socio del GSF, che ci ha fornito il materiale
cartografico necessario alla sua localizzazione.
2 La villa è stata recentemente posizionata grazie ad un sopralluogo del GSF:
frammenti di embrici sono a tutt'oggi adoperati nei muretti divisori dei campi.
Su questa villa e sulla successiva è in corso uno studio particolareggiato:
cfr. S. Flego, L. Rupel, M. Zupancic, Contributo alla topografia dei siti
archeologici sul declivio tra Sistiana e Grignano (cc. Santa Croce ed
Aurisina), c.s.
3 P. Sticotti, p.210 nt.3: "il nome della località è Srednje, "campi
di mezzo", ma il vocabolo più antico sarebbe Conovello..."
4 F. Maselli Scotti 1979, p.357.
5 P. Sticotti 1908, p.282 e ss.
6 L. Bertacchi 1979, p.285
L. BERTACCHI 1979, Presenze archeologiche romane nell'area meridionale del
territorio di Aquileia, in AAAd 15, 1, pp. 259-289
F. DEL BEN 1790, Notizie storiche e geografiche della Desena e Territorio della
Terra di Monfalcone, Manoscritto, Biblioteca comunale di Monfalcone
P. KANDLER, G. SFORZI 1842, Esplorazioni di antichità nella città ed agro
tergestino, Trieste
F. MASELLI SCOTTI 1979, Il territorio di sud-orientale di Aquileia, in AAAd 15,
1, pp. 345-381
A. PUSCHI 1892, Scoperte archeologiche a Trieste e nel suo agro, "A.Tr"
n.s. 18, pp.264 e ss.
A. SCHMID 1975, S. Antonio Abate sopra Slivia. Ricerche storico - topografiche,
"Alpi Giulie" 69/1
V. SCRINARI 1951, Tergeste, Roma-Spoleto
P. STICOTTI 1908, Antichità scoperte a Trieste e nel suo agro, "A.Tr"
4, s. III, pp.279-288
P. STICOTTI 1911, Recenti scoperte di antichità avvenute a Trieste e nel suo
territorio, "A.Tr" 6, s. III, pp.171 e ss.
1 Su questa villa vedi F. Fontana 1993 passim, con bibliografia precedente. Un
ringraziamento a C. Pristavez, socio del GSF, che ci ha fornito il materiale
cartografico necessario alla sua localizzazione.
2 La villa è stata recentemente posizionata grazie ad un sopralluogo del GSF:
frammenti di embrici sono a tutt'oggi adoperati nei muretti divisori dei campi.
Su questa villa e sulla successiva è in corso uno studio particolareggiato:
cfr. S. Flego, L. Rupel, M. Zupancic, Contributo alla topografia dei siti
archeologici sul declivio tra Sistiana e Grignano (cc. Santa Croce ed
Aurisina), c.s.
3 P. Sticotti, p.210 nt.3: "il nome della località è Srednje, "campi
di mezzo", ma il vocabolo più antico sarebbe Conovello..."
4 F. Maselli Scotti 1979, p.357.
5 P. Sticotti 1908, p.282 e ss.
6 L. Bertacchi 1979, p.285
BIBLIOGRAFIA
ESSENZIALE
L. BERTACCHI 1979, Presenze
archeologiche romane nell'area meridionale del territorio di Aquileia, in AAAd
15, 1, pp. 259-289
F. DEL BEN 1790, Notizie storiche e geografiche della Desena e Territorio della
Terra di Monfalcone, Manoscritto, Biblioteca comunale di Monfalcone
P. KANDLER, G. SFORZI 1842, Esplorazioni di antichità nella città ed agro
tergestino, Trieste
F. MASELLI SCOTTI 1979, Il territorio di sud-orientale di Aquileia, in AAAd 15,
1, pp. 345-381
A. PUSCHI 1892, Scoperte archeologiche a Trieste e nel suo agro, "A.Tr"
n.s. 18, pp.264 e ss.
A. SCHMID 1975, S. Antonio Abate sopra Slivia. Ricerche storico - topografiche,
"Alpi Giulie" 69/1
V. SCRINARI 1951, Tergeste, Roma-Spoleto
P. STICOTTI 1908, Antichità scoperte a Trieste e nel suo agro, "A.Tr"
4, s. III, pp.279-288
P. STICOTTI 1911, Recenti scoperte di antichità avvenute a Trieste e nel suo
territorio, "A.Tr" 6, s. III, pp.171 e ss.
1 Su questa villa vedi F. Fontana 1993 passim, con bibliografia precedente. Un
ringraziamento a C. Pristavez, socio del GSF, che ci ha fornito il materiale
cartografico necessario alla sua localizzazione.
2 La villa è stata recentemente posizionata grazie ad un sopralluogo del GSF:
frammenti di embrici sono a tutt'oggi adoperati nei muretti divisori dei campi.
Su questa villa e sulla successiva è in corso uno studio particolareggiato:
cfr. S. Flego, L. Rupel, M. Zupancic, Contributo alla topografia dei siti
archeologici sul declivio tra Sistiana e Grignano (cc. Santa Croce ed
Aurisina), c.s.
3 P. Sticotti, p.210 nt.3: "il nome della località è Srednje, "campi
di mezzo", ma il vocabolo più antico sarebbe Conovello..."
4 F. Maselli Scotti 1979, p.357.
5 P. Sticotti 1908, p.282 e ss.
6 L. Bertacchi 1979, p.285
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