lunedì 31 ottobre 2016

Nazario Sauro, il Garibaldi dell’Istria, di Ranieri Ponis e La Grande Guerra nel mare Adriatico, di Orio di Brazzano

Nazario Sauro, il Garibaldi dell’Istria, di Ranieri Ponis, edito da Luglio Editore, verrà presentato al Duino&book.

Ricorre quest’anno il centenario dell’impiccagione di Nazario Sauro, avvenuta a Pola il 10 agosto 1916. Questo personaggio di primo piano dell’irredentismo giuliano era nato il 20 settembre 1880 a Capodistria, cittadina che faceva parte dell’impero Austro-Ungarico, ma in cui la popolazione, quasi tutta italiana, aveva corroborato la propria coscienza nazionale ed auspicava l’annessione al Regno d’Italia. La maturazione politica e umana di Sauro in tale contesto sono al centro della ristampa dell’opera Nazario Sauro, il Garibaldi dell’Istria, che Ranieri Ponis compose vent’anni fa ed è stata ampliata con documenti e immagini che contribuiscono a definire meglio il percorso patriottico di Sauro e le drammatiche fasi processuali che ne decretarono la condanna a morte per tradimento nei confronti degli Asburgo.

venerdì 28 ottobre 2016

Kovács György, diario dal campo di battaglia

Parliamo ancora dei diari dei due soldati ungheresi che saranno presentati al Duino&book 2017, alla Casa della Cultura/Kulturni Dom di Duino Aurisina.

Oggi conosciamo George Kovacs, autore del secondo diario, Kovács György harctéri napólna (Kovács György,  diario dal campo di battaglia).

George Kovacs nasce nel 1875 a Kastélyosdombó nella contea di Somogy, e qui morì nel 1949. Orfano da bambino, ha frequentato poco la scuola ed è cresciuto imparando a leggere e a scrivere dai pastori. Durante la Prima guerra mondiale ha combattuto prima nel 19° e poi nel 30° reggimento di fanteria comune di Budapest nei fronti russi, rumeni e italiani.

Nel suo diario disegni e scritti si intrecciano come delle favole ed evocano nella sua drammatica realtà gli eventi del primo conflitto mondiale dal 1914 al 1918. Una testimonianza importante che abbraccia tutta la durata della guerra nei principali fronti della Grande Guerra, abbinata a numerosi e spettacolari disegni realizzati dallo stesso George che rappresentano gli episodi di cui è testimone.

giovedì 27 ottobre 2016

Imre Gábor, diario di un cadetto a Doberdò

Abbiamo già parlato dei diari dei due soldati ungheresi che saranno presentati al Festival del libro della Grande Guerra, che si terrà dal 18 al 20 novembre.
Oggi vediamo un po’ più da vicino il primo dei due diari, Imre Gábor kadét doberdói naplója (Imre Gábor, diario di un cadetto a Doberdò) e conosciamo meglio proprio il cadetto che scrive le sue memorie.

Imre Gábor nasce a Külsővat nella contea di Veszprem in Ungheria il 1 settembre 1890. Muore a Kecskemét il 2 Marzo 1976. Inquadrato nel 6° Reggimento di Fanteria Comune di Újvidék (Novi Sad). Gábor Imre, dopo aver partecipato con il suo battaglione alle operazioni contro la Serbia, viene inviato il 14 maggio del 1915, poco prima dell’entrata in guerra dell’Italia, in una delle prime unità sul confine meridionale, sull’Isonzo. Il diario inizia da questo punto.
Partecipò alla prima e alla seconda battaglia dell’Isonzo. All’inizio di giugno del 1915 il cadetto Imre giunse sull’altopiano di Doberdò. Sabici, San Giovanni, le quote 77 e 121, il monte Cosich e il monte Sei Busi sono i luoghi del diario di Gábor Imre. Descrive dettagliatamente le cruente battaglie sopra Vermegliano della fine di luglio del 1915. In seguito parteciperà alle battaglie sui Carpazi.

mercoledì 26 ottobre 2016

I Borghi dell'Agro Pontino, Memoria Storica della Grande Guerra. Ripensare la Guerra per vivere la Pace

Direttamente da Borgo Hermada (Terracina) e dalla loro sezione del Gruppo Ermada, al Duino&book - Festival del libro della Grande Guerra sarà presentato I Borghi dell'Agro Pontino, Memoria Storica della Grande Guerra. Ripensare la Guerra per vivere la Pace, il risultato di un concorso letterario al quale i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Alfredo Fiorini hanno partecipato per ‘ricordare’ la Grande Guerra.

Il progetto prevedeva lo svolgimento di un Concorso letterario riservato alle classi terze della scuola secondaria di primo grado. I partecipanti hanno elaborato testi sul tema proposto dall’Associazione, improntato sulla Grande Guerra vista la ricorrenza del centenario.

I vincitori di questa prima edizione hanno avuto l’opportunità visitare il territorio che è stato tragico teatro delle cruente battaglie di quella guerra: tra le tappe svolte, i Sacrari di Redipuglia e Oslavia, le trincee del Monte dei Busi.

Per la conclusione dell’iter progettuale, era prevista la rilegatura dei lavori svolti da tutti i ragazzi che hanno partecipato alla selezione e il racconto di viaggio dei vincitori.

E durante il Festival ne vedremo il risultato presentato da Luigi Orilia e Vito Cavaliere.

Intanto vi anticipiamo le parole di Luigi Orilia presentazione del progetto, Presidente della sezione del Gruppo Ermada di Borgo Hermada.

lunedì 24 ottobre 2016

L'ora K. Store brevi dal fronte del Carso di Arnaldo Calori

Un altro volume che scopriremo al Festival del Libro della Grande Guerra, che si terrà dal 19 al 20 novembre 2016 alla Kulturni Dom di Duino Aurisina, è L'ora K. Storie brevi dal fronte del Carso, di Arnaldo Calori. A presentare il libro sarà Giacomo Bollini.

Dal libro alla lapide: un percorso di valorizzazione attiva della memoria.

Arnaldo Calori, bolognese classe 1892, ci porta sul Carso narrandoci con umanità e trasporto le tragiche vicende che sconvolsero uomini e luoghi e delle quale lui stesso fu testimone e protagonista. L'ora dell'assalto, denominata L'ora K, le tragedie dei soldati, il contributo dei muli, l'importanza degli oggetti e dei materiali: Calori narra di ogni aspetto senza retorica alcuna e con grande commozione e pietas tracciando un vivido affresco di una realtà dura ogni oltre immaginazione e dagli aspetti più diversi tra loro.

venerdì 21 ottobre 2016

Mio padre Viktor Sosič. Un soldato dell’Impero austroungarico

Mio padre Viktor Sosič. Un soldato dell’Impero austroungarico, il libro, edito dalla Mauro Miotti, che Albin Sosič ha scritto per portare alla luce i ricordi di suo padre al Duino&book dal 18 al 20 novembre.

Viktor Sosič era un uomo onestro e pratico. Che improvvisamente si trova coinvolto in una guerra che doveva essere breve e che invece lo porterà prima in Galizia e poi prigioniero in Uzbekistan. Ma che però, grazie al suo senso di osservazione e alla sua pronta intelligenza, produrrà una lunga serie di ricordi che diverranno veri e propri aneddoti. Che si snodano come un vero e proprio avvincente romanzo di una vita realmente vissuta. Il tutto connesso a rare immagini d’epoca, di grande interesse.

giovedì 20 ottobre 2016

Dietro la linea del Fronte di Marco Pascoli al Festival del Libro della Grande Guerra

In attesa di conoscere l’autore Marco Pascoli al Duino&book, un’anticipazione del volume che presenterà: Dietro la linea del fronte.

Centinaia di chilometri di strade e mulattiere, plurime trincee, impressionanti gallerie cannoniere, eleganti epigrafi suggeriscono ancora oggi, sul terreno, quanto la val Resia e il territorio circostante siano stati importanti per lo schieramento italiano nella Grande Guerra. Tuttavia, sono i documenti inediti d’archivio, di cui questo libro si avvale, a darci l’esatta cognizione di quello che significò trovarsi per quasi due anni e mezzo dietro la linea del fronte isontino e carico. 

mercoledì 19 ottobre 2016

Il Calvario degli Emiliani. L'attacco al Podgora del giugno 1915. Giacomo Bollini al Festival del Libro della Grande Guerra

All’alba della dichiarazione di guerra, i soldati italiani della Brigata Pistoia – per la gran parte emiliani – varcarono il confine all’oscuro di cosa li stesse aspettando. Non avevano idea di cosa fosse la guerra, né di cosa fosse un confine né tantomeno il nemico o una trincea. Partivano senza elmetto, addestrati con tattiche di combattimento vetuste, banda musicale in testa.
Primo obiettivo snidare quegli austriaci ancora sulla sponda destra dell'Isonzo, per poter entrare a Gorizia, appena al di là di una tozza collinetta boscosa che copriva la visuale della città. Quella collinetta boscosa, in realtà fortemente presidiata, era il Podgora, Calvario di nome e di fatto per quegli uomini, e prima tomba per centinaia di loro.

martedì 18 ottobre 2016

Le gallerie cannoniere del Monte Sabotino, a cura di Maurizio Tavagnutti, al Duino&book

Maurizio Tavagnutti presenterà il volume che ha curato, Le gallerie cannoniere del Monte Sabotino, durante il Festival del Libro della Grande Guerra.

Il libro è un excursus sulle fortificazioni sotterranee esistenti sul Monte Sabotino ed è edito dal Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.
Il volume prende in esame gli avvenimenti storici legati alla conquista del Monte Sabotino e lega le vicende belliche alle opere sotterranee esistenti sul crinale di questo monte, molto importante per la conquista di Gorizia nel conflitto 1915-18. Nella prima parte l’autore prende in esame e descrive le vicende storiche legate alla conquista del monte da parte dell’esercito italiano. A completare la ricostruzione storica viene riportata anche una breve descrizione degli avvicendamenti bellici fatta dallo storico Marco Meneghini. Nella seconda parte vengono riportate le descrizioni delle gallerie cannoniere assieme ai disegni e i rilievi topografici delle stesse. A rendere unico questo libro sono, dunque, le descrizioni e i rilievi topografici delle gallerie ivi esistenti. Un lavoro minuzioso che può dare al lettore l’esatta consistenza del patrimonio storico presente sul Monte Sabotino.

lunedì 17 ottobre 2016

Dall'Ungheria, i diari di due soldati della Grande Guerra


A Duino, per il Festival del Libro della Grande Guerra, dal 18 al 20 novembre, arriveranno direttamente dall’Ungheria Pintér Tamás e Krisztina  Babos che ci presenteranno Imre Gábor kadét doberdói naplója (Imre Gábor, diario di un cadetto a Doberdò) e Kovács György harctéri napólna (Kovács György,  diario dal campo di battaglia), i diari di due soldati ungheresi che hanno combattuto in Italia.

venerdì 14 ottobre 2016

"Uno dei tanti", le memorie di Adolfo Baiocchi al Festival del Libro della Grande Guerra

A Duino, durante i giorni del festival, il presidente del comitato "Pro chiesa di Plave", Sergio Spagnolo ci parlerà di Uno dei tanti

Si tratta di una raccolta di memorie di Adolfo Baiocchi, un tenente senese del Regio Esercito che combatté dai primi giorni di guerra sul Carso.

Nel maggio del 1916 Baiocchi viene inviato sull’altopiano dei Sette Comuni per arginare, con la sua brigata, l’offensiva austro-ungarica nota come Strafexpedition per poi ritornare sul Carso con la brigata Verona. Cade prigioniero nel corso della controffensiva austriaca di Flondar del 4 giugno 1917.

Per la drammaticità degli episodi e il modo totalmente crudo e realistico con cui è scritto il libro, se lo si trasformasse in un film televisivo, gli verrebbe sicuramente assegnato il bollino rosso, sconsigliandone la visione alle persone più sensibili. Il vissuto dell’autore, infatti, non fa sconti alla realtà, ci getta in faccia senza troppi scrupoli e falsi moralismi, le situazioni più drammatiche e scabrose e i sentimenti più primitivi che albergavano nell’animo di molti soldati abbruttiti dalla guerra di trincea e da sacrifici inenarrabili. Non a caso, brani tratti dal capitolo “Gas” di Uno dei tanti vengono spesso letti nel corso di eventi legati al tragico attacco  avvenuto sul Monte San Michele il 29 giugno 1916.

giovedì 13 ottobre 2016

Gustavo Caizzi al Festival del Libro della Grande Guerra con "Regio Sommergibile Jalea: vento del ricordo..."

Al Festival del Libro della Grande Guerra ci sarà anche Gustavo Caizzi che ci parlerà del suo volume Regio Sommergibile Jalea: vento del ricordo…

Il regio sommergibile Jalea con la dichiarazione di Guerra assume il ruolo strategico di caposquadriglia in Alto Adriatico; il 17 agosto 1915 in una missione di perlustrazione a elevato rischio nel Golfo di Trieste salta su una mina e affonda con il suo giovane equipaggio. Un unico superstite-testimone, 5 marinai dispersi e 14 marinai lasciati all’oblio del mare per 39 anni.

Nel 1954 il sommergibile recuperato viene trasferito in rada in una Trieste che vive intensamente la vigilia e l’ansia del ritorno all’Italia. Lo Jalea vive una seconda tragica vicenda... Finché il Cantiere CRDA di Monfalcone concede la disponibilità ad accogliere il sommergibile da demolire. Sentimenti di umanità e rispetto prevalgono su tutto e il 6 giugno 1954 Monfalcone vive una giornata storica con i funerali di Stato dei marinai dello Jalea accolti nella stessa giornata con gli onori dovuti al Sacrario di Redipuglia (22° gradone), dove riposano in una sconfinata compagnia di fratelli che si immolarono per la Patria.
La vicenda, documentata tecnicamente e umanamente nel DVD, che fa parte integrante del saggio, è stata ripresa nel 2011 in occasione del Raduno Nazionale dei Sommergibilisti d’Italia svoltosi a Monfalcone e ancora nel 2012 con la collocazione di un cippo commemorativo in Monfalcone.
Una vicenda indimenticata, raccontata fuori da anacronistici nazionalismi con l’intento non celato di aiutare a riconoscere il valore socialmente più grande per la società di oggi: la PACE.

mercoledì 12 ottobre 2016

Marcello Ravaioli al Festival del Libro della Grande Guerra a Duino con "La Guardia di Finanza nella Grande Guerra 1915-1918"


Marcello Ravaioli interverrà durante il Festival del Libro della Grande Guerra di Duino per parlarci del suo volume La Guardia di Finanza nella Grande Guerra 1915-1918.


Ricostruire le vicende che hanno visto coinvolta la Guardia di Finanza nel corso del primo conflitto mondiale non è stata un’impresa facile.
La Guardia di Finanza nella Grande Guerra 1915-1918 è un’opera concepita non soltanto perché nel 2015 ricorreva il centenario di quel fatidico 24 maggio in cui l’Italia entrò in guerra, ma anche perché si avvertiva la necessità di onorare la memoria di tutti quei Finanzieri che si resero protagonisti di valorose imprese spinte fino all’estremo sacrificio in ambienti operativi estremamente ostili.
Il volume di Marcello Ravaioli, Generale della Guardia di Finanza e grande appassionato di storia del Corpo, ricostruisce, attraverso una minuziosa ricerca bibliografica e fotografica, le azioni di cui si resero protagoniste le unità combattenti della Regia Guardia di Finanza su tutti i fronti nei quali furono impegnate, per terra e per mare, mettendo in luce, in ogni circostanza, lo spirito di sacrificio e di servizio che, ancora oggi, contraddistingue l’operato delle Fiamme Gialle.

lunedì 10 ottobre 2016

LINDA SIMEONE NUOVA RESPONSABILE DELLA COMUNICAZIONE DEL FESTIVAL


Linda Simeone è la nuova responsabile della comunicazione del 3° Festival del Libro della Grande Guerra in programma dal 18 al 20 novembre a Duino Aurisina.

Nata a Trieste nel 1985, vive a Trieste. Giovane manager, professionista nel mondo della comunicazione.

Social Media Manager, Imprenditrice e giornalista, specializzata in Marketing & Comunicazione.

Il mio compito è quello di spaccare le regole ed adattarle a seconda delle esigenze, cintura nera di problem solving e strategie tecniche di sopravvivenza avanzata: regola principale? DIVERTIRSI.

Iscritta all' Ordine dei Giornalisti Friuli Venezia Giulia, Licenza 145163.

Ideatrice dell'iniziativa http://www.leviedellefoto.it/it/





Le Vie delle Foto, tradizionale evento che si volge ormai da sei anni a Trieste, con decine di esposizioni fotografiche nei locali del centro cittadino, si sposta da ottobre ad aprile, tra conferme e novità. Sono già duemila le foto inviate da chi desidera partecipare alla manifestazione e già oltre una ventina di bar hanno aderito. Ma è ancora possibile iscriversi, inviando una mail a info@leviedellefoto.it, per ricevere tutte le informazioni e proporre la propri candidatura, sia da parte dei fotografi che vogliono presentare i propri scatti, sia da parte dei locali che puntano a ospitare le mostre.

Le vie delle Foto” nasce e viene sviluppato come una mostra fotografica collettiva composta da tante mostre singole dislocate nel centro cittadino di Trieste.
Il progetto realizzato prevede un'esposizione collettiva che, come un moderno network, si compone e collega tante location diverse, un motivo in più per girare a piedi incuriositi questa città, che negli ultimi anni si è adattata anche alla vita pedonale.
Viene coperto tutto il centro cittadino e per un mese sarà possibile inventarsi percorsi per visitare anche quotidianamente alcune delle esposizioni in catalogo.
Questa presentazione esiste proprio perchè in questa città vi sono forze emergenti, in grado di esprimersi anche senza l'appartenenza ad associazioni specifiche e che, da un'idea nata ad un tavolino, possono generare un evento vivace e dinamico.
"Le vie delle Foto" sboccia in una noiosa giornata di luglio, trasportata dall'entusiasmo di un progetto mai realizzato, si sviluppa grazie all'energia delle persone, più precisamente cinquanta fotografi che sposano il progetto, ancora più entusiasti rispetto all'anno precedente e che li vede studiare nuovi temi, pensando, realizzando e creando foto nuove e diverse, per una mostra che forse non è più “qualunque” a Trieste.
Il programma cresce e fiorisce all'ombra di un afosissimo agosto, grazie anche alla lungimiranza di titolari di locali che aderiscono e continuano a credere all'iniziativa, mettendo a disposizione tempo e spazi.
Il matrimonio di oltre cento menti geniali ha trasformato una “mostra qualsiasi” nella più grande mostra fotografica mai realizzata finora a Trieste.
Dalla mente vulcanica di Linda Simeone, giovane manager triestina, ai vostri occhi e per tutti i vostri sensi ecco a voi " Le vie delle Foto".

Perchè credo che in una squadra vinca la Squadra. (L. Simeone)